

Alfiia Gibadulina
THE CRISIS OF MICRORAYON
The Problem of the Quality of the living Environment
of Russian residential Development in the last Decade (2007-2017)
Supervisor: Prof. Filippo Lambertucci;
Coordinator: Prof. Antonino Saggio
2018
PROF. Filippo Lambertucci, SAPIENZA – UNIVERSITÀ DI ROMA
La ricerca affronta un tema di pressante attualità nel mondo dell'ex Unione Sovietica, dove un enorme parte del patrimonio residenziale a partire dal secondo dopoguerra è stato realizzato sul modello
del cosiddetto Microrayon.
Tale modello ha costituito per decenni il mattone di base della politica urbanistica ed edilizia dell'URSS, mettendo a punto un sistema che è stato applicato, con sottili varianti, intensivamente ed estensivamente su tutto il territorio dell'Unione, incurante dei fattori di contesto e finalizzato all'ottimizzazione della costruzione industrializzata e al disegno strettamente funzionale della città.
La caduta del sistema sovietico, l'affermazione di fatto di un sistema economico di stampo capitalista e l'apertura culturale verso modelli di tipo occidentale ha indotto una domanda diversa, ma l'offerta rimane ancorata ai precedenti modelli culturali sia di pianificazione che di produzione edilizia.
Ciò sta determinando una stagione di crisi, prima di tutto culturale, che evidenzia la necessità di una revisione del modello del Microrayon che peraltro è quello che più ha incarnato gli ideali urbanistici delle Avanguardie
moderne.
PROF. Luca Lanini, UNIVERSITÀ DI PISA
Nel XX secolo la città russa ha rappresentato dagli anni della NEP all’era Krushev uno straordinario laboratorio di ipotesi urbane di starordinaria rilevanza. Dalle ipotesi dei disurbanisti sulla “città illimitata”, all’agire dei costruttivisti con piccole infrastrutture urbane complesse e congestionate capaci di accendere di vita metropolitana interi quartieri, al gigantismo della città neoclassica dell’urbanistica staliniana, alle città di nuova fondazione con i suoi kvartalij, rajon e microrajon. La tesi dell’arch. Gibadulina riguarda proprio questo esperimento iniziato nelle fasi terminali della città socialista e su come esso sia servito da innesco per il boom edilizio attuale.

Natalia Balukhina
Un’ analisi spaziale dei quartieri modernisti russi
per la definizione di linee guida di intervento della loro ricomposizione spaziale
Supervisore: Prof. Roberto Cassetti;
Сoordinatore: Prof. Fabrizio Tucci;
Coordinatore curruculum: Emanuela Belfiore
2018
Un elemento principale, su quale si è basata e si è costruita tutta la pratica della pianificazione urbana russa dall’inizio degli anni Sessanta del XX secolo, è il ‘micro-rayon’. Il concetto dello sviluppo ‘a micro-rayon’ è stato usato in una varietà di forme e pattern in tutte le città, ed è saldamente radicato nella morfologia urbana. Lo scopo del lavoro è quello di analizzare in dettaglio il contesto attuale urbano delle città russe e, simultaneamente, esaminare l’esperienza europea accumulata nell’ultimo quarto di secolo durante le trasformazioni dei quartieri modernisti
La ricerca presente si concentra sull’analisi spazile del micro-rayon del periodo della costruzione di alloggi di massa, che durò dagli anni ‘50 agli anni ‘90 del XX secolo.
Sulla base dei risultati ottenuti dall’analisi spaziale e dal confronto tra le varie riflessioni sull’esperienza europea, che ha formato un quadro di principi e metodi finalizzati alla riqualificazione dei quartieri modernisti a chema aperto, viene costruita la linea guida. Essa include un quadro delle operazioni spaziali per la riqualificazione del ‘micro-rayon’ perl’obbiettivo di migliorare la qualità dell’ambiente urbano nelle città russe.
Prof. A.L.Palazzo, UNIVERSITÀ ROMA TRE
Il lavoro è di grande interesse perché sviluppa una vita parallela tra vicende socio-politiche che scandiscono l’evoluzione e tipologie edilizie e urbane destinate alla grande massa di inurbati.
l lavoro è stato svolto con grande serietà e impegno non tralasciando la documentazione più aggiornata sull’argomento, affronta un tema originale in modo originale. L’approfondimento negli allegati è un contributo da valorizzare. Le conclusioni sono molto interessanti.